Criptovalute: come proteggere i propri investimenti
Sempre più persone decidono di entrare nel mondo delle criptovalute. La maggior parte di queste, però, tende ad ignorare le insidie che il web nasconde.
Aprire un wallet e acquistare criptomonete non è difficile. Molto più difficile è conservarle. Perché? La risposta è semplice: viviamo in un’epoca di interconnessioni, in cui cellulari e computer nascondono gran parte della nostra vita. In queste condizioni, se non si è bravi a proteggere ciò che abbiamo sui nostri dispositivi, ci vuole poco per essere soggetti a qualche attacco hacker. Diamo, dunque, alcuni consigli su come proteggersi dalla rete e, di conseguenza, proteggere i propri soldi.
Scelta della moneta
Quando si decide di entrare nel mondo delle criptovalute il primo passo da fare è quello di scegliere quella giusta. Sembra scontato, ma, in realtà, farsi prendere dall’entusiasmo o fidarsi dei consigli sbagliati è pratica comune per chi non è pratico dei meccanismi della borsa. Per questo motivo, è necessario capire bene dove investire. Una criptovaluta solida deve avere determinate caratteristiche. Anzitutto, deve avere una certa reputazione maturata nel tempo ed una mission ben precisa. E’ da queste due caratteristiche che si valuta la solidità di un qualunque asset.
Nel caso delle criptomonete, però, è necessario tenere presente un terzo fattore: gli attacchi hacker. Se, infatti, il sistema che dovrebbe proteggerle, ha delle falle, questo rende un eventuale investimento un rischio enorme in termini di possibilità di veder svanire i propri soldi virtuali.
Wallet: quale adottare
Il secondo passo da fare, una volta scelta la criptomoneta su cui investire, è quello di valutare a quale tipo di wallet affidarsi. Diciamo subito che i più affidabili sono i cosiddetti Wallet usb. Questi, infatti, permettono di conservare i propri sodi «offline», rimanendo, dunque, al riparo dalle insidie della rete.
Chi adotta questo genere di portafoglio, deve fare attenzione, però, a due cose: anzitutto nel non mettere in un solo hardware tutto il proprio capitale, perché, nel caso in cui questo subisse dei danni, si perderebbe tutto, irrimediabilmente. Per questo è anche consigliabile tenere un backup dei dati. In secondo luogo, quando si decide di trasferire i propri soldi nei cosiddetti wallet mobile, è bene prelevare solo quello di cui si ha bisogno per la transazione e non tutto il capitale, altrimenti la fatica che si è fatta per proteggere inizialmente il proprio tesoretto, potrebbe risultare vana. Sempre per evitare rischi, l’ultimo accorgimento da tener presente è quello di usare password univoche e forti per proteggere il proprio investimento.
Exchange: cosa fare
Valutate bene a quale exchange affidarvi per le vostre transazioni. La miglior scelta è uno che abbia l’autenticazione a più fattori. Di cosa si tratta? E’ un metodo di autenticazione che si basa sull’utilizzo congiunto di strumenti diversi di riconoscimento, come, per esempio, potrebbero essere un pin ed un riconoscimento vocale. Inoltre, è bene sceglierne più di uno con questa caratteristica, per lo stesso discorso fatto in precedenza sui wallet hardware. Diversificare è una regola che, per chi opera nell’exchange, è di vitale importanza.
L’unica cosa univoca che bisogna avere è l’indirizzo e-mail. Si badi bene, però: deve essere un indirizzo utilizzato solo ed esclusivamente per le operazioni di exchange. E’ assolutamente sconsigliato utilizzare una mail personale o di lavoro.
L’importanza delle password
Abbiamo visto prima l’importanza della password per il wallet. Ebbene, lo stesso discorso vale per la protezione dei propri sistemi mobili. Gli hacker, infatti, utilizzano spesso le informazioni contenute su cellulari per scoprire ciò di cui hanno bisogno. Quindi, a maggior ragione se si usa il cellulare per effettuare transazioni è necessaria un’adeguata copertura.
Per lo stesso motivo è consigliabile aggiornare sempre antivirus e anti-malware. Infine, è bene evitare di parlare troppo dell’attività di broker sui social. Questi, infatti, sono un’autentica manna per i malintenzionati. Del resto, si sa, contro il pettegolezzo non c’è password che tenga.
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