100 milioni di dollari per Circle. A cosa serve il finanziamento?
Circle ha ricevuto 110 milioni di dollari nella raccolta fondi di Serie E: adesso, la startup è valutata quasi 3 miliardi di dollari (fonti della società) e sarà ancora guidata dalla società di mining cinese Bitmain, con il supporto di Accel, Blockchain Capital, Breyer, Digital Currency Group e tante altre.
A cosa serve il finanziamento di Circle?
Innanzitutto a rivelare un piano importante: il lancio dell’us dollar coin, un asset nativo della blockchain che sarebbe sia regolato che sostenuto da valuta governativa reale. Con il progetto di affiliazione CENTRE, Jeremy Allaira – AD di Circle – ha determinato quest’ultimo come un aiuto nel posizionarsi come unione di servizi di criptovaluta. “Una parte fondamentale della visione è costituita da protocolli aperti che consentirebbero la libera circolazione dei valori – ha dichiarato Allaira -. Un elemento davvero critico è che ci devono essere standard aperti e interoperabili per il modo in cui il nostro denaro può passare attraverso le blockchain. Qui entrano in gioco gli stablecoin ed i protocolli di pagamento”.
Non è una novità tecnica: Allaira ha preso il progetto stablecoin e l’ha reso fondamentale per l’obiettivo finale: l’espansione di Circle. Questo diventa allora importante per la sua applicazione di pagamento mobile, del lavoro di trading OTC, del servizio exchange. Il lancio, poi, arriva in un momento favorevole in Silicon Valley: tutti vogliono questo tipo di prodotto, tutti vogliono facilitare lo scambio globale di criptovalute.
Su Bitmain
Bitmain è un gigante del mining, ma è anche un partner importante in grado di guidare i finanziamenti.
Jihan Wu, amministratore delegato della società, ha partecipato a tante conferenze negli USA. Risultato? Ha conquistato il cuore di Allaire. “Jihan è un visionario – ha dichiarato -. Per l’esattezza un visionario per il cambiamento dell’ordine finanziario globale, Essi credono nel potenziale a lungo termine di Circle“. Circle, anche grazie a lui, crescerà esponenzialmente: oggi conta più di 200 dipendenti.
Quest’iniziativa dello stablecoin, con la partecipazione di Bitmain, potrebbe avere un impatto clamoroso sul mercato. Allaire è perfettamente calato in questo ruolo, adesso aspetta la prossima mossa strategica. E vede Circle puntare sull’elemento fondamentale dell’economia delle criptovalute. Sempre Allaire: “È un importante passo, perché abbiamo acquistato Poloniex e Poloniex era un exchange di sole criptovalute. Il modo in cui le persone hanno gestito le fiat in un exchange come questo è passandole attraverso qualcosa come Tether, e vediamo un sacco di debolezze e sfide con Tether”.
Non la pensa solo lui in questo modo. In molti hanno provato a intendere Tether come una debolezza sistemica: con l’affiliazione con l’exchange Bitfinex, una società che ha lottato con problemi normativi, adesso minaccia l’integrità del mercato. Circle cercherà di adottare un approccio aperto al suo token USD-C, impostandolo come un progetto open-source con tanto di gerarchia meglio impostata. In tutto questo, l’ipotesi più accreditata è che gli istituti finanziari regolamentati – come un trasmettitore di denaro – possano essere autorizzati dalla CENTRE a diventare emittenti di stablecoin, e molti emittenti potrebbero offrire e gestire criptovalute vicine a FIAT.
“Per realizzare la visione dei pagamenti onnipresenti, abbiamo bisogno di valute che possano essere conservate, regolate e utilizzate”, ha quindi aggiunto Allaire. Che vuol dire? Circle non si sta allontanando dai suoi prodotti orientati al consumatore, anzi: vuole rafforzarsi sugli ecosistemi di scambio e di criptovaluta a livello globale, così da rafforzare allo stesso modo prodotti come l’applicazione originale di mobile money. Così si arriva a lavorare meglio in linea con la sua idea originale.
Attraverso questo finanziamento, l’azienda ha inoltre pubblicato un whitepaper sugli stablecoin: tutti i token USD-C saranno rilasciati da Ethereum. Ecco, qui bisogna fare attenzione: i problemi della piattaforma nel raggiungere una scalabilità sufficiente per supportare la sua attuale quantità di utenti? Tutto in secondo piano. Potrebbe però sembrare uno sforzo per riportare un mercato off-shore nell’economica regolamentata delle criptovalute. Allaire ha però spiegato che CENTRE andrà a richiedere ai membri di sottoporsi a controlli di bilancio al fine di garantire che le attività siano perfettamente sostenute.
“Il modello CENTRE è aperto in un contesto regolamentato con una reale connettività bancaria e si basa su uno standard aperto“, Allaire ancora. Sipario.
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